Il titolo provocatorio dell’articolo, non è altro che il “pensiero” di quasi tutti i club di serie A. Il loro primario scopo è quello di acquistare costosissimi giocatori e pagare loro altissimi ingaggi.
Tutte le squadre del calcio che conta, ricavano moltissimi milioni di euro dai diritti tv, ma preferiscono “sfruttarli”, per pagare con alte cifre i loro calciatori e dirigenti, lasciando poco e nulla, al settore giovanile. Basterebbe un solo stipendio in meno all’anno, di un solo dipendente, per garantire migliore gestione dei vivai, delle loro strutture e delle “eventuali “scuole calcio affiliate.
Una prova attuale, alla luce del sole, è lo scudetto dei Giovanissimi Nazionali della Roma, dove la società, affidando la gestione a persone piene di entusiasmo e competenza, ha investito moltissimo nel vivaio, dimostrando grande attenzione nei ragazzi,(lanciando molti giovani talenti di casa propria) e nelle strutture, costruendo campi nuovi e soprattutto avendo moltissime scuole calcio affiliate; infatti, dal gruppo vincente dei campioni d’Italia, parecchi sono usciti proprio da quest’ultime; e l’investimento ha dato i suoi frutti nel passato, nel presente, e sicuramente nel futuro. Oggi il calcio è un grande business, ma la sconfitta del calcio Italiano, dall’ultimo campionato al mondiale, è dovuto al mancato progetto del rilancio del calcio giovanile, a non affidarsi e credere nei giovani talenti italiani, e dare spazio a dirigenti con poco entusiasmo e con idee passate.
A.L.
redazione calcio giovanile sicilia
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