Nel giornalino più amato dai ragazzi, Topolino, il CT della Nazionale Italiana è intervistato dal personaggio più famoso e divertente, Paperino, nella parte di giornalista.
Nell’esclusiva intervista dal titolo “il calcio, la mia vita” Mister Conte raccomanda i genitori a lasciare tranquilli i propri ragazzi, “ mi riferisco a tante cose, una tra tutte quando i papà cominciano a essere invadenti perchè non vedono nel figlio un ragazzino che si diverte, ma un futuro possibile campione”. Continua Mister Conte, “ nei panni del calciatore si sente un’emozione unica, anche se quando cominci da piccolo lo fai per divertimento, senza pensieri, inseguendo solo un pallone: è l’età più bella. Poi quando cresci subentrano purtroppo tanti interessi e forse tutto diventa meno divertente. Paperino incalza con le domande al nostro CT, e le risposte non tardano ad arrivare;
Paperino: lo studio fa bene?
Mr Conte: sicuramente senza lo studio non si va da nessuna parte. Quando il Lecce si presentò a casa, per avermi in squadra, mio papà rispose no: dovevo studiare. Allora riuscì a fare un patto con la mia famiglia e vale a dire che se la scuola fosse andata di pari passo col pallone, avrei continuato a giocare. Altrimenti nulla. Alla fine mi sono laureato in scienze motorie e mio papà aveva ragione. Cari ragazzi se volete giocare non abbandonate la scuola.
Paperino: quanto è importante per un ragazzo sognare di fare il calciatore?
Mr Conte: E’ un sogno bellissimo che aiuta a crescere. Solo che una volta si sognava di diventare un campione per giocare in una grande squadra. Oggi forse, la spinta è l’ambizione, la fama, la ricchezza, le belle macchine. Non per tutti, certo, ma la cosa un po’ mi spaventa. Sento che c’è meno purezza di prima, una visione meno “romantica” del pallone.
B. E.
redazione calcio giovanile sicilia
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