Caso Nocerina – Presidente Malagò: “Paga lo sport”.Presidente Abete: “Sceneggiata indegna”

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Salernitana – Nocerina  – gara sospesa per inferiorità numerica della Nocerina – Prima Divisione Lega Pro –

“Quanto accaduto ieri rappresenta un danno d’immagine non solo per il calcio, ma per tutto lo sport italiano”. Il giorno dopo  i fatti che hanno portato alla sospensione del derby di Prima Divisione Lega Pro tra Salernitana e Nocerina, il presidente del Coni Giovanni Malagò è tornato ad esprimere tutta la sua indignazione per quanto accaduto: “Bisogna che nella vita ognuno si assuma le proprie responsabilità – ha dichiarato a margine di un convegno sulla libertà di stampa nello sport organizzato dall’Ussi – Penso che  i responsabili delle cose sono tutti, però il nostre interlocutore è chi organizza i campionati. Con la Figc, e con Abete, c’è piena sintonia. Sono molto arrabbiato con la Lega Pro perché questo argomento lo conosceva a memoria e anche se sono vittime e ostaggi, ed è giusto che si costituiscano parte civile, è troppo facile dire ‘purtroppo è successo’, perché nel momento in cui queste squadre sono finite nello stesso girone, con una terza (la Paganese, ndr), bisognava fare di tutto e non è stato fatto”.

Molto dure le parole del presidente della Figc Giancarlo Abete: “E’ stata una sceneggiata indecorosa, indegna, che costituisce una ferita e un danno per tutto il mondo calcistico.
Sarebbe stato molto meglio – ha spiegato il numero uno della Figc – se la società e i giocatori avessero evidenziato di non essere nelle condizioni di serenità per scendere in campo perché ci può stare che la forza delle minacce e delle pressioni di soggetti che non hanno nessuna cultura della legalità porti a questo tipo di cose, mentre non ci sta assolutamente quella sceneggiata. Il comportamento della società e dei tesserati è incomprensibile e sarà oggetto di valutazione da parte degli organi di giustizia. Tutti hanno diritto alla paura, ma il dovere una volta in campo è quello di rispettarne le regole.

Abete ha sottolineato come quel che è accaduto a Salerno meriti una profonda riflessione, non solo in ambito sportivo: “Non si può tollerare che 200 tifosi, ben identificati e
non nascosti tra migliaia di persone, abbiano minacciato all’interno dell’albergo la squadra per poi festeggiare in piazza.  Sono 200 persone, bande criminali, che non tengono in scacco solo il sistema sportivo, ma un territorio intero. C’è un problema di garanzia di legalità, si percepisce una dimensione di terrore che è preoccupante dal punto di vista della convivenza civile”.

“Abbiamo cercato di  lavorare – ha spiegato il Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli – per mettere insieme istituzioni, comuni, società e tifosi  per superare questo atteggiamento, ma tutto questo lavoro non solo è andato in fumo, ma si è rivoltato come un boomerang. E’ questa la fase in  cui bisogna tutti quanti riflettere e nessuno deve fare quel gioco  all’italiana di scaricare le responsabilità”.  Il presidente della Salernitana Claudio Lotito aveva espresso la sua preoccupazione a inizio stagione: “Avevamo preso una posizione chiara quando sono stati fatti i gironi e si sono verificati i miei timori esposti all’epoca. Il dado è tratto, dobbiamo fare i conti con l’insipienza di qualcuno che ha dato vita ad una situazione che poteva essere evitata”.

redazione calcio giovanile sicilia

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