Da una diretta a Radio 24, il presidente della LND Cosimo Sibilia si appella al mondo della politica affinché venga a sostegno di un settore del calcio a volte dimenticato, specie ora che si parla di ripresa nell’epoca della pandemia.<<“Condivido le parole di ieri del ministro Spadafora e di quando parlò di contributi alle società dilettantistiche. Ora mi aspetto che questa vicinanza ci sia al di là delle parole. Vanno bene gli impianti da ristrutturare, ma abbiamo bisogno soprattutto di questo starci accanto concretamente da parte del governo>>
Continua il Presidente Sibilia, <<abbiamo 65mila squadre e oltre un milione di tesserati – partiamo dalla squadra di un paesino che gioca in Terza Categoria e arriviamo fino al Palermo. La nostra è una realtà imponente che svolge un grande ruolo anche nel sociale>>.
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E dunque, la stagione sospesa riprenderà? Che risposta può dare ai tanti club che, specie in Serie D, se lo chiedono? <<Sono in contatto con i presidenti dei comitati regionali e qualche delegato provinciale – risponde – e posso dire che nelle zone maggiormente colpite dal virus hanno difficoltà a dire che il campionato possa riprendere. Ma io sono perché questo avvenga, quando ci sarà la sicurezza dal punto di vista sanitario: dev’essere il rettangolo di gioco a dare i responsi e noi vorremmo ripartire. Ma non faccio previsioni sul quando, perché ora non è possibile farlo, visto che i tempi li detta il Covid-19>>.
Prosegue Sibilia, <<Mi rendo conto che il calcio professionistico è la locomotiva economica, ma esiste anche il mondo dilettante. In ogni caso, la parola definitiva deve venire dalle autorità sanitarie e governative. Il danno può essere molto, una prima stima di perdere almeno tremila squadre ma, continuando su questa strada, potremmo arrivare a ventimila>>.
ANSA