Un ragazzo brillante e solare, appassionato di musica e calcio. Questo era Stefano Borghes, calciatore dell’Azzurra Gorizia, morto a 13 anni precipitando in un pozzo durante le attività di un centro estivo. Il 28 ottobre dello scorso anno, nella gara contro l’Aris, Stefano si era reso protagonista di un bel gesto di fair-play, rinunciando ad un facile gol per andare in soccorso del portiere avversario colpito al viso da una pallonata nel corso dell’azione. L’esempio di sportività gli era valso un premio da parte del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia oltre che gli applausi del pubblico presente alla partita. “È straziante commentare la perdita di una così giovane vita e circostanze così tragiche – ha affermato il Presidente della LND Cosimo Sibilia – Rivolgo un pensiero commosso, anche a nome di tutta la Lega Nazionale Dilettanti, alla famiglia di Stefano e al club dell’Azzurra Gorizia. Abbiamo perso un piccolo-grande campione di sportività: che il ricordo del suo gesto resti sempre vivo e sia di esempio per tutti coloro che amano il calcio”.
LND
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