Coronavirus: Le nuove direttive su calcio e sport

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Torneranno ad allenarsi, in base all’ultimo DPCM da lunedì 4 maggio, gli “atleti professionisti e non professionisti” che preparano la partecipazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici, e a quelli di interesse nazionale, degli sport individuali. 

Per le autorizzazioni il compito spetta a Coni, Comitato Paralimpico e federazioni sportive, che hanno fornito i criteri per la definizione delle liste degli atleti che si potranno allenare. Saranno emanate delle linee guida dal ministero dello Sport, “previo parere del comitato scientifico” e sentiti anche federazione medico-sportiva, discipline associate ed enti di promozione. Almeno una regola è certa: gli allenamenti dovranno rispettare le norme sul distanziamento minimo fra le persone. 

Gli stessi atleti, professionisti e non, degli sport di squadra, primi fra tutti i calciatori, dovrebbero ricominciare ad allenarsi il 18 maggio. Approfondimenti previsti per i prossimi giorni. 

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Gli impianti sportivi potranno riaprire solo per gli atleti di interesse nazionale indicati da Coni, Cip e Federazioni. Restano chiuse palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere. Nessuna data per la loro riapertura al pubblico.

L’altra grande novità è il jogging libero. Da lunedì 4 salta la “prossimità dell’abitazione” per rendere possibile l’attività motoria e sportiva. Si può correre, passeggiare, andare in bici senza limitazioni salvo quella del farlo in forma individuale e rispettando la distanza interpersonale di un metro (per l’attività motoria) e di due (per quella sportiva). 

Si riaprono anche ville, parchi e giardini comunali che potranno avere però accessi “contingentati” per evitare assembramenti. Restano chiuse le aree gioco attrezzate per bambini. 

In sintesi le altre direttive:

Gli italiani dovranno convivere a lungo con mascherine, guanti e gel. E anche dopo il 4 maggio, dovranno fare a meno di abbracci e strette di mano. Da quel giorno, saranno però permesse le visite ai familiari, mentre saranno ancora vietati gli spostamenti da regione a regione.

Ripartono le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico e il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia.

Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.

Riapriranno il 4 maggio parchi e giardini pubblici. L’orientamento è di permettere che all’aperto possa stare vicino un numero molto limitato di persone se componenti di una stessa famiglia. Resteranno chiuse le aree per i bambini.

Il commercio al dettaglio ripartirà il 18 maggio. L’obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività. Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno.

I musei riaprono il 18 maggio. 

La data giusta per i ristoranti dovrebbe essere il primo giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.

Dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. 

Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone.

Infine gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre.