Gianni Rivera: i genitori il “problema” del settore giovanile.

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Nel seminario “il calcio e chi lo racconta” svoltosi a Coverciano, il Presidente Gianni Rivera, nel suo intervento, ha dato questa nota che deve fare riflettere; “bisognerebbe riuscire prima di tutto a spiegare ai genitori, esordisce il Presidente Rivera, che i ragazzi sono portati nella scuola calcio da quando sono piccoli amici fino all’ultimo passaggio, agli allievi; i genitori dovrebbero portare i figli  al calcio, e poi ritornare  finito l’allenamento come nelle scuole pubbliche. Infatti in quest’ultime i ragazzi si lasciano e si va via, non si va in tribuna a vedere come si comportano i maestri o i professori. Purtroppo nel calcio non si può fare questo, quindi nasce il problema. Poi quando il genitore si accorge che il figlio ha del talento, cerca di caricarlo di una responsabilità enorme. Mi piace raccontare un episodio che ho vissuto quando ho smesso di giocare e sono diventato vice Presidente del Milan, e seguivo la domenica i campionati del settore giovanile, un dirigente mi raccontava che aveva avuto un’esperienza incredibile con un ragazzo, con un grande potenziale… il padre però era il suo unico allenatore e quindi litigava continuamente con i veri allenatori che seguivano il figlio nella squadra e in tutte le categorie. Gli allenatori negli anni, detto dal padre, non capivano nulla di come fare giocare suo figlio, finchè un giorno si è stancato, è andato dal responsabile del settore giovanile, ha portato con se il figlio e ha detto: “io e mio figlio ci licenziamo”. L’ha portato via, e di questo ragazzo non si è sentito più parlare nel mondo del calcio. Questo a dimostrare che i genitori possono influenzare negativamente il figlio”.   

A.L.

redazione calcio giovanile sicilia

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