Riparte a “condizioni”, il calcio. Inizio il 20 giugno 2020

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Il rischio zero non esiste; la macchina è grande e importante, e deve ripartire. Il mondo calcio conta 4 milioni di tesserati, e 1 milione 45 mila sono nelle 12 mila società, appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti. Il mondo del pallone costituisce l’1 per cento del prodotto lordo interno e il fatturato è all’incirca attorno ai 4.7 miliardi di euro. La somma è cosi ripartita: il 77 per cento ai club di A, B e C, il 23 per cento ai campionati dilettantistici e giovanili.

l ministro Spadafora ha annunciato la ripresa al termine dell’incontro con la FIGC: “Soluzione unitaria trovata insieme al mondo del calcio”

“La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile”.

Con queste parole il presidente federale Gabriele Gravina ha commentato la ripartenza delle competizioni calcistiche, come annunciato dal ministro Spadafora al termine dell’incontro odierno con la FIGC e le sue componenti. 

Il Ministro ha dichiarato che la Serie A ripartirà il prossimo 20 giugno, auspicando che nella settimana precedente si possano disputare le gare di Coppa Italia: “La riunione con tutte le componenti, che ringrazio per la collaborazione – ha aggiunto – è stata molto utile. Come abbiamo detto dal primo momento, oggi l’Italia sta ripartendo ed è giusto che riparta anche il calcio, perché ci sono tutte le condizioni di sicurezza e perché è arrivato l’ok del Cts. Il Cts ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria delle squadre qualora un componente del gruppo risultasse positivo al Coronavirus. Abbiamo inoltre avuto la garanzia che il percorso dei tamponi che i club effettueranno non avrà alcuna via preferenziale né andrà a ledere i diritti degli italiani”.

“Nel caso la curva del contagio dovesse tornare a salire – ha sottolineato Spadafora – cosa che non ci auguriamo, si dovrebbe di nuovo sospendere ma la FIGC mi ha assicurato di avere un piano B e un piano C ovvero i play off e i play out o la cristallizzazione dei campionati”.

Fonte: figc