Calcio giovanile e dilettantistico: Si chiude, non si chiude; si chiude!

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Verso un nuovo probabile Dpcm entro domenica 25 ottobre

Non è possibile che non si intuisca la differenza tra scuola calcio e settore gio­vanile, campionati regionali e provinciali. Gli Under 15 o 17 regionali possono scendere in campo, così come i dilettanti fino alla Se­conda Categoria, e gli Under 15 e 17 provinciali e terza categoria no. Ovvero, cer­ti ragazzi possono giocare, al­tri no.! Decisamente è una conclusione fuori dalla realtà, considerando che i campionati regionali e provin­ciali hanno lo stesso format e sono uno collegato all’altro. E le società? continuamente riportate da un provvedimen­to all’altro, e che da mesi spendono fior di quattrini per rispettare i protocolli; ma riusciranno le singole associazioni sportive a tenere in piedi l’attività? e mettiamoci anche le fami­glie, che continuano a fare sacrifi­ci per i loro figli. E quanti giocatori, soprattutto ragazze e ragazzi, che rimarranno fino al 13 novembre (forse), scadenza del prossimo Dpcm, senza partite. Insomma, la preoccupazione più grande ora riguarda i giovani che dovranno avere come limite la “forma individuale” senza gare e competizioni.

C’è un nuovo Dpcm in preparazione per il week end con il coprifuoco e regole per trasporti e scuola, che potrebbe essere quella di consentire solo i movimenti per motivi di scuola e lavoro e limitare gli spostamenti tra regioni. Ma è scontro sui contenuti. Per quanto concerne il calcio giovanile e dilettantistico, non si capisce niente e il ministro Spadafora non aiuta. La settimana scorsa, prima della conoscenza del Dpcm diceva: << Nel nuovo Dpcm abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture. Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività. Dal lato sportivo al momento si è deciso di fermare solo le attività amatoriali degli sport di contatto: per intenderci, le “partitelle” organizzate tra amici>>. Dopo qualche giorno, uscendo il nuovo Dpcm, si “intuisce” nel testo: che – di fatto – ha dato il via libera ai campionati riconosciuti di interesse nazionale o regionale.  E che le uniche categorie a fermarsi con le competizioni saranno l’attività di base, le giovanili provinciali e la Terza Categoria, quindi eventi e competizioni di livello provincialeIeri Il ministro dello sport ha parlato a “L’aria che tira” in onda su La7 tornando sul tema dello sport di contatto: “Una squadra in questo momento non può giocare. Ancora una volta arriva una diversa destinazioneper Spadafora non si gioca, per le Federazioni sì!

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Concludendo, << L’incertezza sul destino del campionato di serie A, ha dichiarato Vincenzo Spadafora a La7: << con la nuova impennata di contagi, già di per sé sta diventando sempre più difficile da gestire: Portare a termine il campionatoCe la possiamo fare, ma non so se si potrà arrivare fino in fondo>>, continua Spadafora, << Non abbiamo certezze, né sulla Serie A né su altro>>.Come dire: “chiu­diamo tutto!!”.

Rosolino Ciprì

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